Dio è fuoco che divampa!
E brucia le pareti fragili di legna che ci siamo messi attorno per cercare di "difenderci" ed abbatte quelle di cemento costruite ad arte, programmate per non rimanere fregati nella vita.
Ma Dio ride di tutto questo, e si diverte ancor di più. Egli accetta la sfida, non demorde, non s'incupisce, non ha fretta e con le braccia incrociate, battendo il ritmo con il piede a terra, sorride e ride delle nostre baggianate insulse da bambini capricciosi.
A guardar bene, questo Dio d'Amore è proprio "ganzo" (ovvero buffo!). A volte credo che si diverta anche lui, certo a volte no, non credo che si diverta nel vederci. Ma figuriamoci se la scintilla dell'Infinito che Vive, l'Infinito stesso che Vive, ancor prima di noi, molto più che noi, figuriamoci se Costui ha paura di noi, dei nostri no, dei nostri limiti, delle nostre chiusure, delle nostre brutture. Ah figuriamoci se Dio si scandalizzasse di noi, se l'Infinito ripudiasse una parte dell'Infinito che l'Infinito stesso ci ha riposto nel cuore... non esiste, sarebbe come un produttore di un prodotto che ad un certo punto lo ritira dal mercato e ne fa cattiva pubblicità e non desidera più che la sua creazione non fosse apprezzata dai clienti e sarebbe come se questo produttore non desiderasse più che il suo nome comaprisse fra i più grandi mercanti ed industriali di tutti i tempi, proprio a causa delle sue creature!
A guardar bene ci sarebbe solo da starsene allegri. Ma non allegri. Allegri è poco. Si è allegri per cosi poco a volte... non sono forse allegri anche i pagani? Non fanno cosi anche i pagani?? Ci sarebbe da starsene sempre sull'orlo della vertigine, cercata dall'uomo ovunque nel mondo e dischiusa non solo fuori ma anche dentro di se.
Euforici. Euforici non a caso. Euforici per il tesoro scoperto da quel tizio che passò per caso vicino a quel campo. E che subito cercò di assicurarsi! E nessuno glielo portò più via...
Altri 1.000.000.000.000 giorni come questi!
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