A guardar bene capita spesso di dire e pensare che una persona sia meglio di un'altra e diamo giudizi spesso considerati, almeno ai nostri occhi, insindacabili e perfetti su tutto e su tutti ma quasi mai su noi stessi: e quando facciamo così, sbagliamo alla grande agendo esattamente nel modo contrario in cui sarebbe bene agire: guardare noi stessi, giudicare i nostri comportamenti, correggersi.
In realtà non c'è alcuna differenza tra una persona brava, onesta, che non beve e che non si droga e che non fa cose negative ed una che le fa. La differenza grande sta nel fatto che la prima capisce cosa sia bene o cosa sia male e sceglie il bene, mentre la seconda è caduta e cade nel subdolo tranello del male e soltano a scelte fatte, dopo un po' di tempo, si capisce cosa fosse fin da principio bene e cosa fosse male. Alla fine dei conti la verità celata dietro alle scelte si palesa e viene fuori rendendo effettivamente visibile il bene ed il male.
Insomma si tratta come di scegliere due sentieri e sempre l'uno accanto all'altro: solo che uno conduce in un burrone mentre l'altro porta alla spiaggia dove si può fare il bagno e stare bene.
Solo che, quando siamo davanti al bivio, non sempre è così scontato capire quale sia il sentiero giusto da intraprendere. In queste scelte - e sono le scelte quotidiane anche piccole quelle che fanno la differenza! - influiscono un po' tutte le persone che ci ruotano attorno a partire dai genitori, la famiglia e gli amici, anche se alla fine l'ultima parola tocca sempre a noi, chiamati in primo luogo a scegliere su noi stessi, come è giusto che sia.
E' solo un passo dopo l'altro che piano piano si capisce quale sia la direzione da noi intrapresa che può rivelarsi buona oppure meno buona: spesso infatti il male si nasconde dietro una parvenza di bene. Dietro un sorriso può nascondersi una presa in giro. Dietro una stretta di mano, un imbroglio negli affari. Oppure no: dietro un sorriso può nascondersi amicizia e dietro una stretta di mano un saluto di stima, ma è chiaro come lo stesso gesta possa dimostrare cose esattamente opposte - verità o falsità, amicizia o menefreghismo, complicità o indifferenza - sebbene ad un'apparenza fuggevole, rimanga lo stesso identico gesto esterno.
Il sentiero buono e quello cattivo iniziano insieme, dallo stesso svincolo - come se il bene ed il male avessero la stessa radice - solo che uno porta in un bel posto mentre l'altro conduce nell'oscurità. Alcune persone ti dicono gira a destra, altre ti dicono di andare a sinistra ed ognuno ti consiglia per quel che ha visto essere bene o male ma sempre limitatamente alle proprie esperienze: dunque maggiori saranno le esperienze vagliate e vissute dal consigliere, maggiore valenza e verità avrà il suo consiglio. Non importa che il consigliere di turno abbia fatto 1000 cose nella propria vita - sarebbe anche impossibile! - ma quel che conta è che tali situazioni e possibilità di vita, belle e brutte, siano state "vagliate", "viste", "capite", "interpretate", "prese in considerazione" cosicchè egli sappia ben consigliare e non solo sulla propria esperienzza ma sulle esperienza dell'uomo in generale. Perchè quel che è bene è bene e quel che è male, è male per tutti!
Un proverbio degli Indiani d'America dice: non giudicare una persona prima di aver percorso 1000 miglia nei suoi mocassini. Ciò vuol dire "mettiti sempre nei loro panni", "cammina con loro", "affronta quel che affrontano loro": e quando avrai fatto tutto questo per un po' di tempo, potrai emettere un giudizio, un parere, un'opinione su quella faccenda e su quei comportamenti in maniera oculata, conoscendo la verità di quella situazione e non parlando per sentito dire o "pappagallando" questo o quest'altro che chiacchiera, ma perchè hai vissuto quell'esperienza. Ciò vuol dire, vivi e vedi e capisci dai fatti cosa è bene e cosa è male.
Ma vuol dire anche vedere bene le cose e cioè camminare assieme a loro ma non prendendo la loro mentalità se non è una buona mentalità. Vuol dire camminare assieme a loro ma ragionando sempre con la propria testa non cercando sempre e per forza l'approvazione degli altri cadendo assieme agli altri nei vizi più stupidi e sbagliati.
Queste tue parole mi hanno fatto riflettere.
RispondiEliminaSpecialmente, quel proverbio indiano che hai citato e le tue considerazioni a riguardo.
Pensando così, non si sarebbe mai in grado di giudicare qualcuno. Eppure, io l'ho fatto. Lo faccio. E non lo faccio con tutti, ma solo con chi mi fa veramente male.
Forse è sbagliato, giudicare una persona: eppure, no, non mi sento di sbagliare, non me ne pento, anzi continuerò a farlo.
E' segno di presunzione?
Forse. Chi lo sa.
Grazie per questo momento di autentica riflessione.
... come diceva qualcuno bisognerebbe odiare il "peccato" ma mai il "peccatore"; se ciò avvenisse il mondo sarebbe un luogo di pace!
RispondiEliminaUn saluto.
@Lucrezia Gloria: grazie a te Gloria per essere passata di qua! :) Secondo me quel detto non dice di non giudicare mai ma di non emettere pre-giudizi mai e di giudicare solo dopo un certo tempo e dopo fatti che dimostrano la verità di quelle circostanze, sapendo comunque che se qualcuno ha sbagliato oggi, domani allo stesso modo può capitare pure a noi - siamo tutti uguali no? :)
RispondiElimina@Mr.Loto: già proprio come dici tu! :) mr loto un giorno vorrei scoprire chi sei e vedere chi si cela dietro a questo soprannome! :)
Personalmente penso che tutti siamo capaci di
RispondiEliminacomportarci male, il "freno" che fa la differenza viene principalmente dalla nostra indole e da come siamo stati strutturati da piccoli.
Ciao e a presto
Non mi permetto di giudicare ma
provo a farmi un'opinione.
@sonoqui: si, l'educazione ricevuta conta tanto. L'ambiente dove siamo cresciuti, conta parecchio. Grazie per essere passata di qui! :)
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