12 maggio 2010

La sorpresa inaspettata


Se c'è una cosa che proprio non sopporto e che non riesco a mandare giù è la programmazione del futuro.

Questione dolente questa, che si riaffaccia spesso tra i pensieri e nelle stanze delle mie giornate, questione che cerco sempre di evitare andandomene via senza darle udienza non appena si fa viva. Questione la quale in realtà va sempre affrontata e che da anni mi porto dietro sul famoso discorso del "progetto di vita" ovvero sul fatto che occorra avere un progetto di vita, o almeno così lo chiamano gli esperti del settore :) ma comunque un'idea, un obiettivo preciso, un abbozzo di progetto sul futuro.

Ma è proprio una cosa più forte di me, non me lo sento addosso sto' progetto di vita. Nel senso che non mi sento affatto e ripetto affatto convinto nella più piccola parte di me che si possa in qualche modo immaginare un futuro a lungo periodo. Seppur la mia sia una piccola e misera esperienza, dal "basso" dei miei 27 anni vedo che di anno in anno accadono cose incredibili che non avrei mai immaginato, che si presentano situazioni ed opportunità che non avrei mai sognato di vivere e che effettivamente prima non esistevano - e nemmeno sarebbero mai potute essere state immaginate da alcuno! - mentre, ahimè, ho scoperto con dolore che talvolta occorre mettere via con rammarico e delusione progetti, idee e qualche sogno custoditi gelosamente fin da bambini nel cassetto del proprio comodino.

Io vorrei vivere così, come se ogni giorno fosse una sorpresa inaspettata, uno stupore continuo di meraviglia e gioia, un misto di farfalle nello stomaco e gin lemon da sorseggiare con gli amici, sempre con entusiasmo, qualsiasi cosa accada, che ci sia il sole o che piova come Dio la manda: perchè così mi diverto, così mi sento più vivo, e può succedere di tutto - e succede davvero di tutto!

E vorrei che ci fossero sempre i fuochi d'artificio fuori e dentro di me!

6 commenti:

  1. Selezionare i propri sogni, desideri e obiettivi è un percorso fondamentale che ti permette di gestire passo dopo passo le proprie mete, in modo da promuovere la motivazione e ridurre la tendenza a scegliere obiettivi destinati a fallire.

    Prima di cambiare desideri ed attitudini, ricordiamoci che la nostra natura è unica e irripetibile.

    Se non hai chiaro che cosa vuoi accade che ti lasci trascinare da ciò che vogliono gli altri, ricorda che non esiste vento favorevole se non sai dove andare. La padronanza di se stessi nasce dalla disciplina e dall’accettazione.

    Con amore,
    Giuseppe Arena

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  2. @Giuseppe: ciao Giuseppe, sono interessanti le cose scrivi, non solo qui ma anche nei tuoi blog. Hai perfettamente ragione, "non esiste vento favorevole se non si sa dove andare".

    Ma non sapere dove andare può anche essere una buona posizione per capire davvero bene dove indirizzare i propri passi: quando siamo troppo sicuri delle nostre scelte e camminiamo a testa bassa senza alzarla mai evitando di guardarsi un po' attorno, è un buon modo per fallire, pur mirando dritti e sicuri al nostro obiettivo, a quello che credevamo fosse giusto fare.

    Non c'è mai un solo modo di fare le cose... :) che ti sei

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  3. Nessuno ti vieta di farlo; in fondo anche se facciamo dei progetti pensando di "pianificare" il nostro futuro non potremo mai essere certi di quello che accadrà. Basta che cambi una piccola variabile e quello che avevamo immaginato potrebbe andare in pezzi.
    Personalmente amo immaginare il futuro ma non lo faccio mai in modo "rigido". Come te preferisco riscriverlo ogni giorno alla luce di quello che, nel frattempo, mi è successo.
    Buona serata.

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  4. @Mr.Loto: già, non si può pianificare molto futuro sulla carta, sarebbe completamente inutile. E poi non sarebbe nemmeno bello, anzi, troverei decisamente annoiante sapere qual che accadrà fra un anno!

    Però una certa pianificazione almeno nel breve periodo è necessaria... ed anche avere un'idea di dove voler arrivare! :)

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  5. ogni giorno è sempre una sorpresa inaspettata! domani arriverà e non sappiamo come sarà, a prescindere dai nostri piani...
    qualcuno diceva che i piani vanno fatti proprio per poi scombinarli. perchè non si tratta di progetti di vita da rispettare, ma di sogni da inseguire... perchè quando ne hai uno non puoi proprio fare a meno di direzionare la tua vita in quel senso. certo, lasciandosi trasportare dai flutti, cambiando rotta, sostando, ma portando nel cuore il desiderio di approdare a quella terra... e se mai la toccheremo, poco male, sarà sicuramente perchè la vita ci avrà messo sotto il naso qualcosa di più bello e desiderabile per noi..se sapremo riconoscerlo avremo la chiave della felicità...
    buon viaggio!

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  6. @Anonimo: ciao anonimo :) hai perfettamente ragione in quello che dici. Solo che a volte, quando facciamo certi piani piuttosto statici, non è poi così facile svincolarsi da un giorno all'altro. Sebbene la vita sia variabilissima, a volte si "cementa" sia per cause nostre sia per altre cause, e buttare giù un muro di cemento non è affatto facile!

    La chiave della felicità... sarebbe proprio da trovare! :)

    Grazie di essere passato di qua e buon viaggio anche a te!

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