2 ottobre 2020

L'episodio dello spritz - puoi invitarmi, ma non obbligarmi

Uno spritz a Milano un po' troppo costoso

 Ci invitano a sederci adescandoci in strada e cadiamo nel tranello.


Poi arriva il cameriere, gli ordiniamo uno spritz da dividere in due.
Lui ci dice "ok due spritz".
E io "No, uno solo da dividere in due."


Ci risponde "la consumazione è obbligatoria".
E io: infatti noi consumiamo, prendiamo uno spritz." 

Lui "Allora uno spritz grande" ... io perplesso lo guardo e gli chiedo "quanto costa lo spritz grande?" e lui " è quello lassu, vede in vetrina". Rimango perplesso e infastidito e gli dico "non ho chiesto quale sia, ti ho chiesto quanto costa."

Infastidito mi risponde "35 euro" ... non volendo assolutamente spendere quella cifra, ribadisco "ok, allora ci porti uno spritz piccolo, normale, da 12 euro ..." (che è il carissimo prezzo per lo spritz qui). 

E lui "non è possibile, siete in due". Gli dico "ma se mi alzo e me ne vado, e facciamo 0 spritz, e vado in un altro bar, non è peggio per voi?". 

Abbiamo discusso ancora qualche attimo, se fosse stato per me me ne andavo e gli avrei lasciato 0 euro. Invece la mia lei è intervenuta ed ha accettato i due spritz. Peró la recensione, ha voluto per forza vincerla. Non si trattano cosi i clienti: in un bar non si puó impedire di bere un cocktail in due e sentirsi presi in giro da un cameriere, non è divertente. Non conta lo pseudo smoking che ti fanno indossare, conta la gentilezza e la cordialitá verso il cliente.

Un conto è invitare il cliente a prendere qualcos'altro che conviene di piú a te, un conto è pretendere di obbligarlo. Non si puó proprio obbligare nessuno a fare niente.

 episodio accaduto il 17 dicembre 2019, a Milano

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