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| Riordinare la propria confusione, funziona sempre. |
Una vita interrotta. Magari riprende.
Dipende dalla volontá di come vogliamo dipingere i nostri giorni futuri, per quanto possiamo.
L'importsnte è che un "si" sia un si - ragionato e pensato ma poi deciso. Ed un "no" sia un no, ponderato, concepito e partorito. Definitivamente.
Il passato è parte di noi e fará sempre parte di noi. Ci ricorderá chi siamo stati, ci ricorderá di momenti e situazioni ormai andate via o addirittura da noi volontariamente allontanate.
In qualche modo il passato è presente, ma non deve togliere tempo e spazio al presente. Ha giá avuto il suo tempo, è giá maturato, si è giá trasformato, evoluto in qualcos'altro.
Non deve togliere l'attenzione al presente, che è un tempo diverso, una rosa diversa, un dono diverso, ma sempre molto bello da vivere. Se tu scegli di vivere il presente, non sbagli mai.
Via i fantasmi del passato, via i malumori e le incertezze dovute da storie del passato. Perchè continuare a farsi riempire la mente da ció che non esiste? Guardati intorno, ruota su di te, dove sei. Questo, è tutto quello che ti circonda ed è tutto quello che esiste. Se il passato fa male e crea dei dolori, occorre guarire, ma puoi guarire solo in questo presente, dove sei ora, adesso.
Non si puó convivere col passato e col presente, sono due coinquilini che non stanno mai bene insieme. Anche se il passato non gosse doloroso, ma piacevole e gradito al ricordo, sicuramente ha lasciato ormai il suo spazio ed il suo tempo al presente. Non possono occupare la stessa stanza, dividere lo stesso piatto, avere le stesse attenzioni, non sarebbe giusto per il presente.
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