Prima di tutto il resto. |
Bene o male siamo figli dei nostri genitori e dei comportamenti che ci hanno insegnato.
È inutile, non si scappa da questo. Aver incontrato persone che si sono occupate di noi, ci ha permesso di crescere e capire cosa fosse giusto e sbagliato fare.
Siamo in qualche modo figli della nostra terra, chi piu chi meno, ma tutti un po' lo siamo.
Siamo comunque figli. Possiamo eventualmente scegliere di chi essere figli? In parte sì, ma in parte no.
La parte no è quella in cui siamo nati, il contesto nel quale abbiamo iniziato a muoverci, la nostra famiglia, i loro amici, i loro credo che ci hanno trasmesso. I costumi sociali nei quali siamo stati inseriti, le usanze dell'epoca in cui siamo vissuti, tutto quello che bene o male ci è stato messo addosso e appiccicato da quando siamo nati. Molto probabilmente, di tutte quese cose non nostre che ci hanno addossato, viene per tutti il giorno in cui trovare un posto ad ogni cosa, abbandonarne alcune ed abbracciarne altre se ne troviamo di migliori, che riteniamo essere più consone a noi. E dunque, ci svestiamo di alcune cose, per rivestirci di altre, a noi più affini.
La parte sì è la parte che ci scegliamo noi. Noi che iniziamo a capire cosa sia bene e cosa sia male e cerchiamo di mettere in fila i puntini della nostra esistenza. Capiamo ció che il nostro essere desidera, ed allora andiamo alla ricerca di quei comportamenti che non abbiamo trovato in famiglia o nei luoghi dove siamo nati, e che sentiamo che ci mancano, che ci attirano, andiamo alla ricerca di un'acqua più pura come dei salmoni che risalgono il fiume fino alla sorgente. E questo non per forza perche la nostra famiglia o il posto dove siamo cresciuti sia sbagliato ma semplicemente perche abbiamo bisogno di riscoprire ogni cosa, per conto nostro, e rifarla nostra, viva e vera, magari anche per tornare alle stesse conclusioni che ci avevano proposto inizialmente, ma avevamo bisogno di riscoprirne la bellezza e la loro reale essenza, pura, con i nostri occhi, con le nostre fatiche, con i nostri sforzi, tramite i nostri ragionamenti... insomma una scelta nostra, un appropriarsi nostro, vero, reale, profondo, forse anche degli stessi ideali che ci avevano proposto oppure di quelli che più sentiamo appartenere al nostro modo di pensare, a tutto il nostro essere.
Siamo sempre figli, ma alla fine scegliamo noi di chi o di cosa essere figli, tanto che a volte ne portiamo scritto in faccia il nome, il nome di colui o della cosa a cui forse un po apparteniamo ...tanto che gli assomigliamo, come ogni figlio assomiglia e porta in se sempre, un pezzo dei propri genitori.
Siamo figli, prima di tutto, sempre figli, con tutto quello che l'essere figli ne consegue. Poter godere di una parte dell'ereditá del padre, per esempio, o poter avere un rapporto privilegiato col proprio padre conoscendone segreti ed avendo comunque un rapporto "filiale".
Figli, semplicemente figli: che bello scoprirsi figli.
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