Si ha bisogno di totale libertà, di ascoltare il proprio corpo, d'imparare ad ascoltarsi, di sentire il sudore che scorre, di portare sempre al limite mente e corpo.
Si va in posti sperduti, in campagna, si attraversano campi e fiumiciattoli, ci si sporca, non si beve nemmeno un sorso d'acqua e si riprende coscienza che questo cuore che batte forte presto smetterà di farlo - presto è pure fra 80 anni! - e che quella terra in salita che adesso ti fa sputare sangue, prima o poi ti riaccoglierà amichevolmente.
Ma in gara, in gara - come nella vita - non si corre mai da soli - non siamo mai soli!
Tutti a misurarsi, gli uni accanto agli altri. Se uno ha imparato a conoscersi, sa anche fin dove può arrivare, che ritmo può tenere, fino a che punto può tirare e quando è il caso di mollare. Non importa quando vada forte quello accanto a noi: bisogna fare sempre i conti con noi stessi.
E stringere la mano all'avversario - compagno - che ha fatto lo stesso percorso assieme a te - che sudato come te, che si è allenato più o meno di te, che ha sfidato se stesso ed il suo cuore proprio come hai fatto tu. Senza mai riguardarsi. Spendendo tutto quello che poteva essere speso. Sudando tutto quello che si poteva sudare. Che poi è proprio questo il bello, è proprio questo quello che conta.
Dare tutto quel che si può dare senza aver nessun riguardo per se stessi - sapendo che c'è già Qualcuno che ha ben riguardo di noi stessi!
John Donne insegna: Nessun uomo è un'isola ;-)
RispondiElimina@Pasquale: e chi è sto' John Donne? :) Mai sentito... ma ho cercato si wikipedia :)... già un altro amico mi aveva detto sta' frase che nessun uomo è un'isola... ma se proprio non è un'isola secondo me è una penisola! ;)
RispondiEliminaDevo essere sincero, neppure io sapevo chi fosse prima! La prima volta che ho sentito questa frase è stato in About a boy. ;-D
RispondiEliminaSe non l'hai visto ancora guardalo perché è in tema con il tuo articolo.
A presto
Nessun uomo è un'Isola,
RispondiEliminaintero in se stesso.
Ogni uomo è un pezzo del Continente,
una parte della Terra.
Se una Zolla viene portata via dall'onda del Mare,
la Terra ne è diminuita,
come se un Promontorio fosse stato al suo posto,
o una Magione amica o la tua stessa Casa.
Ogni morte d'uomo mi diminusce,
perchè io partecipo all'Umanità.
E così non mandare mai a chiedere per chi suona la Campana:
Essa suona per te.
E' un bel concetto, o forse un bell'ideale visto che mi pare proprio che la nostra societa' -ossia noi!- ne siamo ben lontani. Se la campana suona, l'importante e' che non sia per me e al massimo per i miei familiari e amici piu' cari. Tutto il resto non ci interessa, presi come siamo dalla nostra piccola e frenetica vita. Eppure... eppure senza l'altro -CHIUNQUE EGLI SIA!- non vivo! e' proprio la RECIPROCITA' che ci da' la vita! Non saremmo nessuno se non fossimo di fronte allo specchio dell'altro che mi dice che ESISTO, che mi dice di CHI SONO!ci avete mai pensato che se qualcuno non ci guardasse, non ci toccasse, non ci considerasse, noi non avremmo nemmeno coscienza della nostra esistenza! e non potremmo scoprire niente di nuovo di noi stessi se non ci mettessimo di fronte all'altro cosi' diverso e cosi' uguale a noi....
le nostre vite sono indissolubilmente legate..
siamo fili di uno stesso arazzo... storie che si intrecciano alla trama dell'UMANITA'.
Che cresce.
Nella misura in cui noi SIAMO. INSIEME.
tempo fa lavoravo come facilitatrice linguistica con dei ragazzi stranieri e mi e' capitato di pensare a queste cose... condivido con voi...
http://dallospecchio.blogspot.com/search/label/Bambini
BUON POMERIGGIO A TUTTI!
ops.. cliccate qui!
RispondiEliminahttp://dallospecchio.blogspot.com/2008/04/ubuntu.html