31 dicembre 2019

Comprati una villa con piscina e muorici dentro (non te lo auguro)

Sì avete capito bene.

Alcuni si comprano le bare per essere seppelliti molto prima di comprarsi quella di legno dell'ultimo viaggio.

Avere un villa, un giardino grande, una piscina ampia, a che serve se non puoi condividerla con tante persone? A niente. Rimane una cosa bella di cui vantarsi, una cosa bella da curare in continuazione.

Una cosa bella che marcirà di pari passo ai tuoi stessi denti (al tuo stesso corpo), se non offerta adeguatamente (come il tuo corpo) ovvero se non resa bella dalle stesse persone che ne possono godere.

Il gusto basso del possesso ingrettisce e non conduce alla felicità. E' una gabbia che senza accorgersene chiude la nostra vita e fa puntare tutti i nostri interessi sull'avere e non sul donare.
Una cosa bella offerta a molti invece acquista tutto un altro significato.

Metti a nuovo la tua anima, lavora al tuo giardino, e poi offrilo a chi vorrà farci un giretto o una passeggiata. Due passi lievi, con passo calmo, e due parole fresche, rincuorati dal sole della nuova primavera che sta arrivando, che arriverà, prima o poi.

Non il possesso fine a se stesso, bensì "l'offerta" cambia tutta la prospettiva. Se anche uno possedesse le più belle qualità in se, ma non riuscisse a metterle a servizio di altri nel giusto modo, a cosa gli gioverebbero? Marcirebbero come foglie secche in un angolo di un giardino umido, e nessuno ne gioverebbe.

Niente di male ad avere belle proprietà, palazzi antichi e ville in posti splendidi... basta non chiudersi là dentro così come non chiudere il proprio cuore, ma anzi aprire i portoni antichi di quelle fantastiche dimore di pari passo col proprio cuore, per permettere alle proprie bellezze di contribuire alla bellezza del mondo, che di bellezza in bellezza alla fine si finisce per incontrare la "Bellezza vera", quella che non passa e che è più preziosa dell'oro fine.

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