Su quella scia c'è chi si gode le onde e si diverte. Non spengiamo mai il motore ma lasciamolo acceso, prendiamo velocità, e godiamoci il vento.
Da qualche parte arriveremo, probabilmente in una caletta sconosciuta dove la terra che ci attendeva ci accoglierà come non mai, come se fosse la prima volta e come se fosse l'ultima, la sola, l'unica, la piú bella, il momento perfetto ed alto per cui siamo nati sotto il sole e per cui ci siamo preparati, senza saperlo, per anni e anni, attendendo di far nascere della vita dalla nostra vita, accogliendo la vita scaturita dall'incontro delle nostre vite, mescolate nel sale del mare e negli schizzi delle onde che sbattono sugli scogli con tutta la forza del vento che hanno.
E fu cosi che nascesti tu, nella libertà del nostro incontro, in una spiaggia di parole e sospiri in mezzo alle onde del mare della passione e al vento che soffiava forte spingendo i nostri corpi l'uno nell'altro, fondendoli in un sol corpo e una sola nuova e viva anima nascente, piena di sole e di mare.
Cosi, entrando nel mare, restaci, ti prego. Resta là e non andartene mai piú. Resta nella vita, doniamoci la vita, tutto di me, tutto di te, fino a non esistere mai piú scoprendo che vive un noi sconosciuto a noi stessi che è piu forte di noi e che ha voglia di vita e di tempo e di spazio e di luce.
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