13 ottobre 2007

Sudore e fatica


A volte, più che far parte di un equipaggio di una bella barca a vela, funzionante, pratica e veloce, sembra di gironzolare per il mondo con decisamente meno aggressività, quasi senza meta, sopportando tutta quanta la fatica del viaggio da soli.

Ed è allora che la pagaiata si fa più dura e magari, quel gesto ripetuto milioni di volte e fatto molto spesso con leggerezza e disincanto, può divenire pesante e difficile da riaffrontare, non tanto perchè sia cambiato qualcosa nel gesto stesso, quanto perchè ci sentiamo scarichi dentro, demotivati, stanchi.

Il mare del mondo è vasto, ampie sono le sue correnti ma non tutte sono buone: le più nascondono insidie quasi invisibili che divengono visibili soltanto quando ormai è troppo tardi per evitare quella corrente che già abbiamo accolto, che abbiamo già scelto di navigare. Se fai parte dell'equipaggio di una bella barca a vela, queste correnti potranno più facilmente essere evitate, o meglio affrontate e vinte. L'imbarcazione sarà manovrata al meglio per sfruttare adeguatamente i venti.

Ma con una piccola e barcollante canoa, il viaggio si fa più duro. Occorre stingere i denti, stringere saldamente con le proprie mani la pagaia e continuare a remare raggruppando tutte quante le energie fisiche e mentali.

10Gli anni della nostra vita sono settanta,
ottanta per i più robusti,
ma quasi tutti sono fatica, dolore;
passano presto e noi ci dileguiamo.
(Salmo 90 (89) Preghiera. Di Mosè, uomo di Dio.)


Sudore e fatica, rischi da affrontare, libertà da gestire, sorprese da accogliere: nessuno può sfuggire alla vita, nessuno può nascondersi, nessuno può trovare una via più facile perchè non esiste: occorre sempre affrontare ciò che accade, vivendo la realtà con le proprie forze, l'aiuto degli altri ed invocando copiosamante la grazia di Dio.

2 commenti:

  1. Bisogna essere coscienti delle avversità che la vita ti regala, e comprendere che, come dice un detto "non tutto il male viene per nuocere", quelle che per noi posso essere vissute come esperienze negative, non sono altro che frutto della nostra essenza che va vissuto fino infondo al nostro essere, perchè ci permettono di vivere, di piangere, gioire, ma soprattutto crescere... l'evoluzione dell'uomo è tutto ciò.
    Un occhio verso se stessi e un occhio verso il prossimo, e sempre con tanto amore vivere...
    Un abbraccio Lorenzo ;)

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  2. Penso anche io che "non tutto il mal vien per nuocere"... però credo anche che questo sia un detto che vada metabolizzato assieme alla delusione e al dolore che uno prova.

    Perchè alla fine, quando uno è nel dolore, sente il dolore... la sofferenza è sofferenza e rimane sofferenza. Solo dopo un po' di tempo penso che sia possibile rielaborare quanto accaduto e, a cosa fatta, prendere la situazione come è, accettarla scoprendo a volte che da quella situazione di sofferenza è forse nato qualcosa di buono, si è aperta qualche altra via da percorrere, si è appreso qualche insegnamento.

    Un abbraccione anche a te Meg! :D

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