27 luglio 2010

Tra il dire ed il fare c'è di mezzo il mare, anzi l'Oceano


Tra il dire ed il fare c'è di mezzo tutto un mondo da attraversare, un mondo non semplice ma fatto di pericoli, situazioni da evitare - se possibile! - situazioni da affrontare per forza, bufere, tempeste, onde alte e maree; animali marini, mostri marini che nemmeno si credevano esistenti, vento forte oppure assente - che alla fine essere senza Vento è un danno grosso come avere un Vento troppo forte indomabile che spinge! - imprevisti e problemi mai immaginati!

Tra l'avere un'idea e realizzarla, c'è tutto un mondo. Tra il realizzare l'idea e l'ottenere dalla sua realizzazione "quel che si sperava", c'è tutto un altro mondo. C'è un mare, anzi un oceano, fra la teoria ben immaginata e scritta sapientemente su carta e la vita vissuta e realizzata. Tanto più la differenza fra la vita sognata - e addirittura mai sperata - si assottiglia finendo col combaciare con la realtà stessa della nostra esistenza, tanto più saremo felici e realizzati, in tutto quel che possiamo fare, di giorno come di notte. Tanto più diminuisce questo "gap", tanto più aumenta la nostra soddisfazione.

Tra il capire un concetto ed il saperlo mettere in pratica c'è un altro oceano e non sempre è il Pacifico :) anzi, molto spesso è un oceano mosso e agitato. Tra il dire "voglio dimagrire" ed il farlo ci sono molti km da correre e molti giorni da vivere mangiando meno le cose che il nostro appetito vorrebbe. Tra il dire "ti amo" e l'Amare, altro che oceani, non so se basta qualche pianeta per colmare un divario incolmabile. Facile, facile dire "ti amo" o "ti voglio bene"... poi c'è tutto un mondo da affrontare. E a volte le onde sono alte... ti guardano in faccia, con quello che sei, e a volte, a volte, ti buttano giù, implacabili. E magari bevi anche un po' d'acqua salata.

Quanti pianti, quanti pianti prima di capire che in un certo qual modo, si può pure starsene tranquilli nell'affrontare l'oceano, che tanto prima o poi si muore e se effettivamente si buttassero giù tutte le mille difese che ci arroccano, sarebbe più facile e più lineare far combaciare il desiderato ed il sognato, lo scritto su carta, ed il vissuto quotidiano. 

Che in fondo lo scritto su carta è ben poca cosa rispetto al vissuto, e serve solo per correggere ed indirizzare il vissuto. Che quel che conta è la Vita, il resto è carta straccia da buttare, serve al momento, ma poi si butta via. E non resta.

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