4 luglio 2010

Quel che rimane sempre con te - Qual è la giusta direzione?

 
La vita è una cosa strana e spesso non me la so spiegare. E nessuno te la spiega benchè molti ci provino, alla fine ognuno dà le proprie risposte. Ci sono giorni in cui certe risposte risuonano limpide e fiere, senza nessuna sbavature ma capita poi che, al giorno successiva, ne venga ampiamente dimostrata la non piena veridicità o almeno non la veridicità oggettiva assoluta. Che poi quella servirebbe: togliere ogni ombra di dubbio dai dubbi, decidere con chiarezza e decisione di camminare speditamente verso una certa direzione, convogliare tutte le proprie energie verso un obiettivo chiaro, forte, inamovibile.

Se si guarda lo scorrere degli anni, del tempo, cosa rimane?

Gli oggetti che hai, nella migliore delle ipotesi, sei riuscito a guadagnarteli con i tuoi sforzi. Hai cambiato diversi cellulari, automobili, magari case a seconda di quanto le tue fortune terrene ti hanno sorriso, a seconda di quante scommesse nella vita hai vinto, a seconda di quanto le tue vedute ti hanno portato business, denaro, potere.
Si cambiano mogli, mariti, compagni, avventure, amori. Quante persone che c'erano all'inizio dei tuoi anni saranno con te anche alla fine dei tuoi giorni? 

Nella variabilità generale, sembra che tutto sia passeggero, momentaneo, istantaneo e dunque fallace perchè quel che passa illude, rallegra per un momento ma solo per un momento e non per sempre. Godendo attimo per attimo di quel che si può godere, si rimane dopo anni con niente fra le mani, se nello stesso tempo non si è costruito qualcosa di vero, di autentico, di sincero come può essere un'amicizia, un amore importante, una storia bella. Dentro risuona sempre qualcosa di potente che fa cercare il per sempre, perchè anche vivendo di ogni attimo, quel che si fa è cercare sempre di sommare attimo ad attimo affinchè, senza interruzioni, si sfoci nel per sempre. E' quasi matematico, ognuno è alla ricerca del per sempre, in qualsiasi modo lo si cerchi. A volte si costruiscono regni finanziari od economici, case e ville che sembrano divenire l'emblema e l'effige del nostro "per sempre", qualcosa che rimarrà anche dopo il nostro passaggio.

Nonostante questo migrare e cambiare di tutto quanto a volte ruoti attorno alle nostre vite, qualcosa rimane sempre con noi. E' una parte viva di noi che quasi finiamo con l'ignorare, che spesso deridiamo e sbeffeggiamo ma che non muore mai perchè non può morire in quanto viva facente parte della Vita stessa. E non muore nemmeno quando il corpo non ci sta più dietro: quando ormai sfiancato come una macchina che perde pezzi perchè ha percorso troppi chilometri in vita sua il corpo non regge, l'anima rimane presente. E può essere "morta" ovvero da ravvivare, da far rinascere, da purificare, da pulire per farla risplendere, oppure Viva, Viva e pienamente immersa nella Vita.

Ecco quel che si porta sempre con noi ed ecco ciò che trapela dal nostro volto: la limpidezza dell'anima, la purezza del proprio cuore, la semplicità del nostro essere, la conoscenza e l'adesione all'amore di Dio, oppure le nostre zozzerie impastate di fango e cattiveria. Tutto il male che ci portiamo appresso appesantisce i nostri passi, non dona luce ai nostri occhi, blocca le nostre mani verso il bene, muove i nostri passi su strade vuote che non portano a niente.

Quel che rimane sempre con noi, fa muovere i passi lentamente se non sono cose buone, fa mettere le ali se hai deciso di camminare scarico, senza niente nella borsa, senza nessun appesentimento in bisaccia, senza nessuna preoccupazione, confidando sempre che la strada si aprirà davanti ai propri passi perchè la Vita stessa suggerirà cosa fare, in ogni situazione, per procedere poi con decisione a tutto gas, seguendo la giusta direzione, e non perdersi mai, anche sotto il sole cocente in una valle ancora mai visitata!

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