Si può vedere un blog in diversi modi e lo si può redigere e tenere aggiornato seguendo più filosofie.
Per la stragrande maggioranza il blog è un puro e semplice divertimento, un passatempo per tappare quei buchi delle giornate dove non si sa quello che fare. Spesso divampa la disorganizzazione ed un brutto design, ma navigando un po', si scopre ben presto che ci sono un mucchio di persone che vedono e scoprono nel blogging una possibilità importante per realizzare qualcosa di utile e carino, talvolta addirittura remunerativo. Si scoprono regole e tatticismi del caso, veri e propri appassionati di strategie per accalappiarsi lettori e sostenitori. Tutto molto bello e divertente, anche utile talvolta benchè non si vada a cadere nella fissazione.
Un blog dunque piò essere scritto - e dunque anche letto - come...
Per la stragrande maggioranza il blog è un puro e semplice divertimento, un passatempo per tappare quei buchi delle giornate dove non si sa quello che fare. Spesso divampa la disorganizzazione ed un brutto design, ma navigando un po', si scopre ben presto che ci sono un mucchio di persone che vedono e scoprono nel blogging una possibilità importante per realizzare qualcosa di utile e carino, talvolta addirittura remunerativo. Si scoprono regole e tatticismi del caso, veri e propri appassionati di strategie per accalappiarsi lettori e sostenitori. Tutto molto bello e divertente, anche utile talvolta benchè non si vada a cadere nella fissazione.
Un blog dunque piò essere scritto - e dunque anche letto - come...
- un libro, una semplice sequenza di pagine scritte da un autore; le pagine sono numerate, ogni pagina segue la precedente e precede la successiva, c'è un inizio ed una fine, anche se ancora non la si è raggiunta ed ogni giorno - o saltuariamente - vengono aggiunti nuovi scritti che si vanno a sommare ai precedenti. Lo si può sfogliare come un libro, assaporare come un libro, degustarlo lentamente, farselo scendere dentro. Guardarlo e riguardarlo. Scandagliarlo. Oppure sfogliarlo velocemente e distrattamente trovandolo poco interessante e non considerarlo mai più.
- un diario, dove ogni pagina ha una precisa data ed un preciso orario di scrittura. Il contenuto degli scritti sono molto legati al momento ed allo stato d'animo in cui l'autore si trova nel momento in cui scrive, proprio come quando si redige un "diario segreto" dove ci si libera un po' dei pesi delle giornate o si gioisce insieme a "qualcuno" - in assenza di un qualcuno in carne ed ossa che ci comprenda ed ascolti - dei successi e delle avventure accadute in giornata. Un diario è bello leggerlo in sequenza e la cronologia degli scritti è molto importante, quasi fondamentale per comprendere a fondo il cammino dell'autore.
- un manuale, in cui il tono è decisamente professionale, specializzato e "rigido" o meglio rispettoso del contesto nel quale l'autore si muove. Ci si può trovare tutto - o quasi tutto - ciò che occorre sapere su un certo determinato argomento. E' ciò che si definisce un blog tematizzato. Generalmente gli scritti non sono del tutto personali, spesso hanno un tono formale e non rispecchiano quasi mai i sentimenti e le sensazioni che l'autore provava nel momento in cui li ha scritti - non è ciò che vuole trasmettere bensì concetti, idee e conoscenze che non dipendono dal contesto nel quale vengono descritte nè dal momento (data ed ora) in cui vengono trattati.
- uno scatolone pieno di foglietti! Immagina uno scatolone grande, colorato dei colori che più preferisci, uno scatolone posto al centro della stanza, aperto, e pieno zeppo di foglietti scritti a mano qua e là, scritti alcuni su carta buona ed alcuni sui pezzettini di carta trovati nel posto in cui ti è sorto quel pensiero o quell'idea - la carta della tovaglietta della mensa dove hai pranzato, lo scontrino del caffè al bar della mattina, un pezzettino del giornale sportivo che ti sei gustato nel post-pranzo. Ogni foglietto ha data ed ora di quando l'hai scritto. Ma ha anche un angolino colorato: tutti i foglietti che hanno l'angolino dello stesso colore, hanno qualcosa in comune (le etichette!). E così puoi mettere le mani dentro a questo scatolone e pescare il foglietto che ti capita tra le mani: magari è quello che ti serviva o che avevi bisogno di leggere oppure è qualcosa che proprio non c'entrava niente con i tuoi momentanei interessi, ma è quel che hai pescato. Al contrario puoi riodinare i foglietti seguendo i giorni e le ore scritti sopra oppure raggrupparli e gustarli seguendo i colori: leggendo tutti i foglietti dello stesso colore ed ordinandoli per quando li hai scritti. Tutti quelli che entrano nella tua stanza vedono lo scatolone e possono pescare e possono lasciare un messaggio - un altro foglietto fra i tuoi foglietti!
E dunque può essere interpretato, visto, attraversato in più direzioni e seguendo più linee disegnate dall'autore - osservandolo come un unico tappeto di cui se ne vedono i fili che lo compongono e dove si osservano gli intrecci fra un argomento e l'altro.
E' come se fosse un insieme di tutte le cose elencate sopra - e anche molto di più! - in un'unica, semplice ma efficacissima soluzione!
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