Se non ti prendi gli schizzi in faccia, che gusto c'è?
Se non senti l'acqua fredda che ti graffia la faccia - le parole o i gesti inaspettati e sgraditi di qualcuno che ti ferisce - se non accetti la sfida dell'avventura impugnando bene la tua pagaia - utilizzando bene gli strumenti a tua disposizione - se non ti proteggi accuratamente con caschetto e giubbetto salvagente - per proteggerti dalle botte che prenderai e per evitare di affogare in un bicchier d'acqua - se non ti godi il panorama indescrivibile in cui sei immerso - scrutando ed abbereverandoti ad ogni istante avventuroso - se non seguirai le diettive di chi guida il gommone di cui fai parte che ne sa parecchio più di te - ascoltando i suoi consigli affinchè tutti insieme evitiate i guai e sfruttiate bene la corrente della Vita - se non vi darete la mano quando uno sta per cadere - afferrando il compagno in difficoltà senza giudicarlo ma aiutandolo - se non sorriderai mentre scendi dalle rapide ed il cuore ti si blocca in gola dalla paura - quando sei in apnea nei tuoi giorni incasinati - se non ti bevi quell'acqua che è fredda ghiacciata e la ami e la ami quell'acqua ghiacciata - allora sarai un morto e solo un miracolo potrà risvegliarti dal tuo torpore.
Scendi, scendi, corri, salta l'onda, seguila, sbatti sulla roccia, prenditi la pagaiata di rimprovero in testa - ma cosa ho fatto? - Devi stare più attento! Coaì sbandiamo! - grida e muoviti, datti da fare... e poi rilassati quando l e acqua si placano ed il mondo sembra tutto tuo perchè hai combattuto le tue battaglie - non ti sei nascosto dietro a finte scuse del caso, no, hai visto il male, l'hai rifiutato, hai sbraitato per evitarlo, ti sei aperto di ferite dentro e fuori... e ne hai assaporato tutto il sapore.
Non si rimane con l'amaro in bocca facendo così: non c'è amarezza nè rimpianto perchè non ti sei dato pace nemmeno un minuto. Non ti sei rilassato nemmeno un istante - e sempre - comprendendo che anche la fatica, l'estrema fatica, l'estrema resistenza a qualcosa che ti pesa tantissimo, diventa pace e vittoria quando è portata con Gioia e si trasforma, come d'incanto, in un'arma potente in più tra le mani stanche che improvvisamente divengono forti, più forti che mai, ancor più pronte alla battaglia, alla prossima battaglia, ancor più convinte di affrontare la discesa, la prossima discesa sfruttando e dominando, se possibile, tutta la Potenza del Fiume della Vita, che dal suo fragore e dal suo sconquasso, conducono a valle, per il pranzo che è pronto ormai da tempo - che ti aspetta.
(foto tratta dalla discesa in rafting del 12 luglio 2009 in Val d'Aosta con amici e colleghi al centro Rafting 4810 in provincia di Aosta - un'esperienza spettacolare da rifare!)
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