Guadagnare un panorama che non ha prezzo e aria fresca e pura affrontando la montagna |
Nella vita bisogna essere pronti anche a perdere tutto. Quando sei pronto a perdere tutto, allora puoi mettere in gioco tutto. Tutto quello che hai e tutto quello che sei, senza problemi di nessuna sorta, senza nessuna paura di perdere.
E' allora che hai in pugno la vittoria. Perché in quel momento sei libero e dai il meglio di te stesso.
E agendo così, anche se perderai, vincerai. E anche il tuo avversario riconoscerà il tuo valore perché riconoscerà che ti sei battuto lealmente, con tutto te stesso, per quel poco o molto che sei.
Sembra assurdo ma a volte è più conveniente perdere rispetto a vincere tutte le sfide perché è solo quando di fatto si incontrano i nostri limiti che, o si affrontano e si vincono - e si va avanti - o si capisce che è giunto il momento di tornare indietro sui propri passi perché più in là, per quella strada, non si può proprio andare.
"Perdere" è paradossalmente talvolta l'inizio della prossima vittoria ed è realmente una fortuna, una palla da cogliere al balzo. Sebbene rimanga di per se una sconfitta, da archiviare di fatto come una sconfitta.
Può essere l'inizio di un nuovo percorso, di un nuovo modo di vedere la vita e le cose che ci circondano, e quasi mai questo capita quando le cose vanno bene e quando siamo vincenti, bensì è nel momento di crisi che si riesce a scorgere meglio noi stessi per cercare di capire dove e come raddrizzare i propri passi.
I momenti di crisi e di incertezza sono sempre grandi momenti di opportunità, per chi li sa cogliere e ne sa far frutto.
"Perdere" può essere l'inizio di un cammino che può condurci molto in alto e portarci là dove l'aria è più pura, dove i raggi del sole baciano ancora meglio e dove la fatica fatta passo dopo passo lungo il cammino è ampiamente ripagata.
Guadagnare il proprio tempo, guadagnare le proprie idee, guadagnar se stessi in un pomeriggio autunnale o primaverile. Guadagnare un soffio di vento fresca, guadagnare le parole amiche di un amico che non si vedeva da tempo, guadagnar di potersi sentire libero, liberi di fallire, liberi di avere successo.
Ma bisogna realmente, fisicamente, materialmente essere pronti a perdere tutto, e non solo a parole o scherzando. Perché è realmente solo quando siamo materialmente pronti a perdere tutto, che si può iniziare a vincere qualcosa ed a mettere qualche coppa sulla mensola in camera, perché sapremo, nel momento in cui appoggeremo i nostri successi sulle mensole della nostra camera, che quei trofei vinti, sebbene ci mettano di buon umore, non contino niente, assolutamente niente in confronto a quel tutto che abbiamo guadagnato quando abbiamo perso noi stessi, il nostro io che non ci faceva scorgere bene le cose se non dal nostro punto di vista molto distorto e non veritiero, che non ci permetteva di esprimersi veramente per quel che siamo, che non ci rendeva liberi di dare semplicemente quel che possiamo dare.
Il post è così completo che mi risulta davvero difficile aggiungere altro!
RispondiEliminaUn saluto e buona domenica.
@Mr.Loto: un post scritto diverso tempo fa e tenuto in caldo per diversi mesi :) (forse quasi un anno).
RispondiEliminaMi fa piacere che ti sia piaciuto. Buona domenica anche a te :)