16 febbraio 2021

Meglio arrivare a saturazione, per poi andare avanti davvero

Dove andiamo?

Cosi non rimpiangerai questi tempi. Semplicemente li ricorderai con affetto.

Tempi da attraversare, non da soffermarcisi tanto. Non vale nemmeno troppo la pensa di tenerci la testa sopra, sebbene sia molto difficile "tenerne fuori la testa".

Ma conviene arrivare sempre "a saturare la banda", "a riempire la brocca dell'acqua" ovvero arrivare proprio "al punto di non ritorno", così, se proprio la brocca si deve riempire, lasciamo pure che l'acqua esca dal recipiente e che bagni tutto in terra.

Sarebbe a dire, se una situazione deve andare male, ma proprio male, aspettiamo che davvero sia "non più tollerabile", così che non avremo davvero mai più rimpianti di "lasciare quella situazione", o "quella persona" o "quel lavoro".

Niente di peggio che "rimanere appesi" a persone, cose o circostanze "senza averne esaurito realmente e completamente il loro tempo".

Alla fine invece, quando "le cose hanno fatto il loro tempo", verrà naturale lasciarle andare "e non sentirne più la mancanza", sarà naturale "andare avanti" perché non c'era davvero più niente da fare, quella strada non era più percorribile.

Non c'erano più altre soluzioni, le scelte si erano collassate in una soltanto, "la strada si era aperta ad una sola via", magari non per scelta nostra, ma non c'era altro da fare se non "percorrere quella strada ed andare avanti, solo avanti".

E così, essere pronti finalmente a capire e vedere dove conduce quella strada, inaspettata e "tutta da scoprire", che sicuramente da qualche parte ci condurrà e saremo pronti, pronti nuovamente, liberi e pronti a vivere ancora una volta tutto quello che sarà.

Dove andiamo andiamo: basta che siamo insieme.

Nessun commento:

Posta un commento