21 novembre 2020

Nuvole bianche, sulla strada che porta a Casa

Nonostante il vento contrario, la Vita trova il modo di incontrarci.

 Ci sono giorni da vivere, e giorni in cui si prepara noi stessi per vivere quei giorni.

Questi giorni non sono meno importanti di quelli in cui si vivono le cose: essi vanno individuati e va lasciato che essi facciano quello che sono "chiamati a fare", preparare, ripulire, tessere trame silenziose, attendere, purificare, lasciar andare, fare spazio.

Essi ci preparano alla vita nuova che ci attende. Ai giorni successivi, agli anni successivi, ai prossimi cieli stellati da vedere. Sebbene sembrino privi di "fiori" o di "frutti", essi nascondo la bellezza dei semi piantati in una terra nuova.

Anche le piante crescono lentamente, molto lentamente rispetto a quello che noi ci aspettiamo o pensiamo. Sappiamo che esse hanno bisogno di sole, di pioggia, ma anche di vento, anche di freddo, anche d'inverno per poi rifiorire più forte di prima in una nuova primavera.

Molte volte si fanno riflessioni del genere, ma quando si risente dentro la verità di tutta questa realtà, allora se ne ricomprende la profonda importanza. Ogni cosa a suo tempo, ogni cosa ha il suo momento.

Questa verità, questa verità del tempo, è più importante di tante altre verità. Un tempo in cui siamo immersi, misteriosamente. Che passa a prescindere dal nostro volere e dalla nostra volontà, che ci sfugge di mano e se ne va via.

Come una nuvola, create e distrutta poco dopo dallo stesso vento, ma che per qualche attimo, a noi e ad altri, ci ha dato l'idea che esista davvero qualcosa di più che travalica ciò che noi vediamo e sentiamo, e percepiamo, ed in cui viviamo.

Lasciandoci di fronte al mistero, di cui sentiamo di far parte senza mai comprenderlo, abbandonando ormai l'idea di poterlo afferrare, guardare negli occhi e comprenderlo una volta per tutte. Noi stessi sfuggiamo a noi stessi, alla nostra stessa comprensione, essendo volubili e fragili proprio come una nuvola (fugace) sopra una collina (millenaria).

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