16 novembre 2020

Se mi guardi, non ho più barriere dove nascondermi. Ed esco fuori, per quello che sono.

In pochi ti hanno trovato, fiume. Eppure esisti e Vivi.

Tu evochi il fiume sotterraneo che dentro di me, nascosto, scorre per sua stessa natura, seguendo il suo corso verso il Mare.


Non ne conosco il motivo.

Se lo conoscessi, potrei comprendere ciò che avviene, ma devo fermarmi al mistero e ad osservarlo, da spettatore, a vedere tu che cammini sul bordo del fiume, osservarti mentre prendi un po' d'acqua nella tua mano, ti bagni la faccia, ti abbeveri a quell'acqua, e prosegui, lentamente, col tuo modo incerto di camminare, passo dopo passo. 

Che posso fare, se quando vedo i tuoi occhi il tempo si ferma, il sangue smette di circolare, il cuore non batte più, la forza viene meno, la fame se ne va, ed il vento inizia a salire, e sale, e sale fino a muoverti i capelli. E vedo il mare lontano della tua terra, e le montagne ghiacciate dove non sono mai stato, ed il tempo è come se collassasse e secoli e dinastie in un sol momento a cui noi siamo presenti - in quegli istanti, ma assenti allo stesso come se finissimo sempre in un tempo senza tempo, solo nostro, dove le nostre anime ed i nostri corpi sono allineati, trovandosi non lontano da quel fiume segreto e sotterraneo che mi porto dentro, dove l'acqua è sempre fresca e sempre vi si può trovar ristoro.

Non mi spaventano i tuoi occhi, sono gli unici che mi spingono ad essere me stesso, ad uscire dalle barriere che mi sono costruito per difendere l'immagine di me costruita in tanti anni, che a buttarla giù sembra così difficile, ma così semplice diventa quando li vedo specchiati nei miei o che osservano i miei movimenti, da lontano.

Quel fiume, bisogna fare in modo che non si prosciughi mai, perchè è ricco di doni, non soltanto per me ma per tutta la terra dove abita e dove passa. Se per un tratto il fiume passa dentro di me, bisogna lasciare che esso continui a scorrere affinchè arrivi ad altre grotte, ad altri luoghi, fino al Mare, a cui tanto anela arrivare, seguendo la sua normale natura delle cose, l'unica Via percorribile.

(nella foto: il fiume sotterraneo Puerto Princesa, oasi UNESCO nell'ovest delle Filippine)

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