Tutti per uno, uno per tutti. Davvero? |
Dicono che sia nei dettagli che si nasconde il diavolo, ovvero che siano i dettagli che se ben osservati, possono rivelare la verità delle cose.
Ed a volte, sembra tutto perfetto, all'apparenza, ma i dettagli rivelano altro. E da piccoli dettagli, si ingigantiranno presto, e potrebbero diventare "nodi da sciogliere".
C'è una sottile ma abissale differenza tra lavorare per e lavorare in."Lavorare per" significa "siamo due cose diverse, fai quanto devi e vattene"."Lavorare in" significa costruire qualcosa insieme.Mettere la mission al centro e non una persona o un gruppo di persone, bensì la mission.
"Lavorare per", lo riassumerei così:
- ti senti sfruttato
- senti che sarai usato e poi gettato via quando non servirai più oppure quando qualcun altro migliore di te ti sostituirà
- ti senti escluso dalle decisioni chiave
- senti che il tuo supporto è soltanto di manovalanza
"Lavorare con", potrebbe essere così descritto:
- ti senti parte di un team collaborativo
- senti di essere parte di qualcosa di bello
- non ci sono forzature in quello che fai e nel come lo fai e "come credi che sia buono farlo" - ti lasciano libero di esprimerti e di decidere
- ti senti gratificato, non soltanto economicamente ma anche come persona e come individuo nella tua particolarità
Non si tratta soltanto di sensazioni: le sensazioni nascono nel profondo in base ai comportamenti ed alla vita quotidiana vissuta.
Per questo le sensazioni sono importanti: spesso "sento che", poi occorre ragionare e capire se è preferibile seguire la testa invece di ciò che si sente.scritto il 5 dicembre 2013
Porre bene attenzione ai dettagli, aiuterà a capire "come si evolveranno le cose" e anche la vera indole di ciascuno, al di là dell'apparenza delle parole dette. Guardare non tanto a cosa emettono le labbra, quanto a quello che il cuore trasmette. Là, c'è tutta la differenza del mondo, si può comprendere più di quello che si dice e molto di più di quello che si afferma.
Nessun commento:
Posta un commento