Non devi vendere, non devi sentire, non devi dire "ciò che non va bene". |
A volte il problema, a livello personale o "di popolo", torna ad essere sempre lo stesso: potersi esprimere, potersi esprimere veramente per quel che si pensa, senza avere paura che ciò possa intaccare la nostra vita, il nostro lavoro, il nostro esistere nella società.
Ed è incredibile come a volte si ritrovino parole scritte anni fa, riflessioni e pensieri nati da situazioni diverse da quelle vissute oggi, eppure, riflessioni che partono dalle stesse fondamenta di pensiero e finiscono per avere un "filo comune" con altre riflessioni e pensieri su situazioni attuali. A volte le "dinamiche" hanno radici comuni.
Ciò succede nei regimi è che ti manipolano il pensiero. Tolgono le idee, svuotano.
Non dicono "tutto è possibile". Dicono
Non devi fare questo
Non devi dire quello
Non devi essere cosi
Oppure la mettono in un altra forma
Devi essere cosi
Devi dire questo
Devi fare quello
Che è esattamente quello di prima ma ribaltato nel senso opposto.
E poi aggiungono la parola magica - in realtà devastante quanto una bomba atomica - "te lo dico per il tuo bene. Io ci sono già passato" - perché raramente è detto per il vero bene dell'altro bensì spesso per un attaccamento egoistico nei confronti dell'altro - ti dico che puoi essere libero di fare quello che vuoi ma ti voglio assolutamente con me altrimenti mi arrabbio tantissimo e mi perdi! - questo è quello che non si dice, ma che passa come messaggio senza rendersene conto - e si tratta di puro egoismo, non di Amore.
Libertà sarebbe
Puoi fare quello
Puoi dire questo
Puoi essere così
Perché io ti amo lo stesso.
Anzi, se sei te stesso, più trovi te stesso, più sei libero, più ti amerò - perché solo in quel momento sei nel pieno della tua bellezza!scritto il 29 aprile 2013
Per conquistare la libertà - personale e di popolo - bisogna sempre lottare con tutto noi stessi, a volte, perfino versando il nostro sangue, per la libertà, per il nostro bene e per il bene di altri.
E questi, un tempo, erano chiamati a ragione, "eroi".
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