Inaspettatamente. |
Lo ha fatto nel silenzio generale, senza dire niente alle altre piante intorno a lui, e per tutto il primo periodo il suo cambiamento è rimasto completamente interno, segreto e nascosto: da fuori non si vedeva altro che la solita corteccia di legno spessa e dura, quella che tante volte aveva preso acqua e vento forte, grandine e anche qualche fulmine, ma quella corteccia che aveva anche permesso "al nuovo albero" di crescere al sicuro, nel nascondimento generale, senza disturbi esterni, protetto.
Ed è così che è potuto rinascere.
La stessa pianta, lo stesso ceppo, ma rigenerato e pronto per i prossimi 100 anni a contribuire col suo aiuto alla produzione di ossigeno, ad "ostacolare" il sole ma solo per "creare la giusta ombra", ad emettere quella sua tipica voce al passaggio del Vento, una volta che incontra e si scontra con le sue fronde.
Penso che l'albero possa insegnarci molto: il lavoro costante, il procedere senza fretta ma anche senza cedimenti, la forza che si cela dietro la calma. Occorrono tempo e pazienza, ma il risultato arriva.
RispondiEliminaCiao, Lorenzo.
Si infatti, lo penso anch'io. È bello come la natura offra un sacco di spunti ... Certo anche noi facciamo parte della natura, ma ce ne dimentichiamo e ormai la nostra vita SEMBRA staccata da lei. Invece non è cosi... Facciamo parte anche noi del ciclo della vita
EliminaTu ami particolarmente la natura ed il susseguirsi delle stagioni ... :)