Tutti siamo bravi, finchè non trovi qualcuno che è piú bravo di te - ma mai fermarsi

Dimostra a te stesso di "essere bravo". Il resto viene da se.

Questo semplicissimo concetto mi fu spiegato da un dirigente della squadretta dove giocavo quando ero piccolo, e non fa una piega.

Si tratta di uno di quei ricordi che ti porti dietro per molto tempo, con quel piacevole ricordo di quei bei tempi che si ha avuto la fortuna di vivere.

Il concetto di "essere bravo" o anche quando dicono "lui è bravo", è molto relativo. "Lui è bravo" non significa proprio niente, se non che in quel contesto quella persona è stata riconosciuta dagli altri come "capace, abile nel risolvere i problemi che gli sono stati messi dinanzi" ma, come recita la massima enunciata, "tutti siamo bravi fin quando non incontriamo qualcuno più bravo di noi".

Magari siamo stati "bravi" o definiti o percepiti tali tante e tante volte, ma capita di arrivare dinanzi a qualcosa di imprevisto e che non riusciamo bene a gestire, riconoscendoci "non così bravi" come eravamo stati in altre circostanze, a testimonianza del fatto che tutte queste dinamiche sono davvero "molto variabili e molto fragili".

Esistono i livelli, "esistono le categorie" e magari siamo incappati in una categoria troppo alta per noi, ma rimane comunque il merito di esserci arrivati fin là, quantomeno il merito di essere stati scelti dai selezionatori per stare in quel consesso di tutti "bravi". Dunque, ad livello alto di abilità corrispondono maggiori difficoltà nel risultare come "bravi", essere bravi in questo contesto significa essere "bravo tra bravi".

Qual è il tuo livello? Lascia che sia tu stesso a deciderlo. Deciderai tu quanto sarà forte la tua passione o quanto permetterai a tante chiacchiere di farla spegnere, ricordandosi che difficilmente si spengono i fuochi veri soltanto con qualche risciacquata d'acqua amara, nonostante possa essere estremamente ghiacciata ed agghiacciante. Ad ogni risciacquata d'acqua fredda, corrisponde una vampata di vero fuoco ancor più alta, come riporta in letteratura la terza legge della termodinamica "delle vere passioni".

Ai giornalisti - cronisti, osservatori, disturbatori - lascia fare il loro mestiere di giornalisti. Tu allenati sempre forte, senza farti distrarre dalle chiacchiere. E fai del tuo meglio. Questo alla fine è quello che conta. Darsi da fare, tutti i giorni.