Un salto quasi nel vuoto |
C'è un percorso da fare. E bisogna mettere i piedi nelle pietre giuste.
Si sbaglia un passo e si prende una storta. Si sceglie un sentiero invece di un altro e si fatica più del previsto perché la strada è tutta in salita, e la salita sembra non finire mai.
Si ripensa al bivio incontrato poco prima e ad ogni passo fatto in salita, tornano a mente gli ammonimenti di chi ti diceva di non passare da quella parte. Già, lo dicevano. Avvertivano. Amici, conoscenti e parenti - fanno male le risa di quando non si viene capiti nelle proprie scelte (però sono anche normali) e occorre trovare una grande forza per muovere le proprie gambe da soli.
Eppure sembrava che il sentiero fosse quello. Ma sembrava più breve, meno arduo. Un po' come Cristoforo Colombo che era partito pensando di arrivare da una parte ed invece arrivò da tutt'altra parte e che, senza capirlo e senza saperlo, aveva scoperto qualcosa di nuovo che proprio non s'immaginava.
Ci sono delle cose che vanno fatte ad un certo momento. Basta indugi. Basta paure. Basta dubbi. Non serve più dire come faremo. Faremo come faremo, faremo e basta. Nel tempo che spenderemmo a pensare a come fare, già lo avremo fatto.
Nel momento in cui incontreremo salti nel vuoto che sembrano davvero più grandi di noi, la paura scomparirà. La vinceremo. Trionferemo.
Sì, lo voglio. Giorno dopo giorno, "sì lo voglio". Basta volerlo.
E' la volontà che fa la differenza per scalare tutto il sentiero. Quando sembra che le forze vengono meno, quando realmente vengono meno, la volontà "deve entrare in coppia" come quando si accelera in autostrada con una macchina sportiva e si sente il contraccolpo dell'accelerazione. E' in quel momento che le paure - le ansie le angosce, le domande, i problemi - e tutte le difficoltà scompaiono, e si inizia a godersi il viaggio sotto un bel sole caldo e cocente, tranquillamente.
scritto il 18 maggio 2012
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