Amare un luogo significa amare il popolo che lo abita e amare il popolo che vive un luogo significa amare profondamente le idee e gli usi e i costumi, i modi di fare e i valori di quel popolo nella maniera e nei modi in cui vengono vissuti. Se si lascia una tribú, non si potrá tornare indietro.
In primo luogo perchè il nostro cuore è cambiato - non si puó far finta di niente - ed il nostro modo di vedere le cose anche: non potremo piú reagire agli stessi stimoli esterni come facevamo prima e come fanno tutti, non è piú possibile. Ed in secondo luogo, perchè avendo "tradito" i loro "valori" non potrebbero piú riaccettarci nella tribú, o meglio, sarebbe possibile se e solo se in questa tribú vivessero tra i valori anche "il perdono" e ancor piú importante "l'intelligenza" di capire e di distinguere cosa sia un torto e quale semplicemente "un moto di indipendenza e di libertá" che da sempre animano il mondo e i naviganti di tutte le e nazioni.
In definitiva, è chiaro: mai si puó tornare indietro, ma si puó sempre e solo andare avanti.
Tornare, sarebbe in realtá un andare anche se si reincontrassero le stesse persone e gli stessi luoghi e gli stessi oggetti, ma tutto sarebbe diverso e l'interoperare fra tutti questi elementi, l'alchimia e la chimica creatasi precedentemente, non si verrebbe a creare nuovamente nella stessa maniera in quanto almeno qualche elemento o le circostanze, sarebbero certamente diverse.
È per questo che si puó altresí affermare che il concetto di "tornare" non esiste, se non si viene accolti per quello che si è realmente: "tornare" dove non si viene accolti, è impossibile. Non si puó "tornare" dove non si era mai realmente "stati". Ed è per questo nostro "non esserci realmente stati" che essi non ci hanno mai davvero conosciuto.
Ci si scoprirá presto degli estranei in casa propria.
"Tornare" non esiste, esiste "andare". E anche quando si verrá accolti da luoghi giá visitati e persone giá conosciute, sará un "nuovo andare" verso altri luoghi - con loro, e allora è per questo che sará un "restare" perchè si tratta di un "andare per rimanere" e mai piú "tornare". Un "andare" che è uno "stare", un andare che è un "tornare" lá dove esistiamo e siamo sempre esistiti, lá dove ci "conoscono" per quello che siamo davvero, e ci conoscono perchè siamo esistiti ed esistiamo - per quello che siamo - nelle loro profonditá, dove "viviamo".
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