1 gennaio 2021

Cosa ne sará di noi? - s'è fatta notte. E qua non si vede davvero niente: è tutto buio.

Anche i barbari, erano un senso all'esistere.
 

Mi domando, cosa ne sarà di noi?

Avremo ancora tempo per poter "fare", per poter "essere", per poter "vivere" o siamo giunti alla fine della strada? E cosa si trova in fondo alla fine della strada?

Nessuno lo sa, e non pretendo certo di trovare delle risposte in un pomeriggio piovoso dove non resta altro che bere qualcosa ed ascoltare della musica.

Starsene al caldo rimane un privilegio, non dato a tutti. Mi domando però, se le nostre solite e banali buoni intenzioni troveranno il coraggio di trasformarsi in qualcosa di concreto, in qualcosa di utile, in qualcosa di veramente "vero".

Quanto tempo perso che ci duole nel cuore, che ci pesa, che ci atterrisce e non ci fa dormire bene, nel non aver capito che anche il tempo "ricevuto in dono" non era infinito, ma anzi ben finito e definito e che, improvvisamente, sembra essersi arrestato, bloccato, collassato, come se qualcuno avesse piegato a mezzo e indietro la pagina dei prossimi tempi, ritrovandosi così a tempi passati, forse per farceli "rivedere", "riguardare" e per farci capire di quali fortune avessimo goduto e quali sfortune siamo riusciti sorprendentemente a superare.

Avremo dunque ancora tempo - uno spazio in cui muoverci, pensare, costruire, creare, vivere?

Anche litigare, era una buona soluzione, meglio del "niente" che non riesce per sua stessa natura ad occupare uno spazio, essendo nullo, essendo non esistente, come lo "0" che in realtà ha una sua funzione ed un suo perchè, ma non quella di "riempire" ma solo di poggiarsi lievemente su altri numeri, un po come fa la neve che poi si scioglie, e scompare.

Forse, esattamente, come succede a noi, come sta accadendo a noi.

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