3 aprile 2020

Prenditi una pausa - cogli l'opportunità di oggi - forse dentro me cambiano le cose


Basta uno spiraglio a volte, per rinascere


Possiamo uscire da qui - dall'oggi - pazzi furiosi o rinati.

Oppure "pazzi furiosi rinati" che forse è la versione assurdamente migliore di tutte, dove il "pazzi furiosi" vuole avere certamente un accento positivo sulla questione.

Concediti la possibilità di essere libero da te stesso, almeno per un attimo.

Libero dalle preoccupazioni degli ultimi tempi.
Libero dai sensi di colpa sulle scelte sbagliate.
Libero di poter vivere questo tempo sentendo quello che senti in pancia (e non partendo con 100 ragionamenti correttivi, ragionamenti di testa)
Libero di poter essere te stesso sempre e comunque e dovunque.

Prenditi una pausa da quello che fai tutti i giorni e naviga per qualche tempo in qualcosa di nuovo, di inaspettato, di semplice, di accogliente.

Assapora tutto il gusto della libertà di un cappuccino ad un orario strano oppure tutto il gusto di una passeggiata in campagna riscoprendo ancora una bellezza estrema di una natura di cui facciamo parte ma di cui troppo spesso ci dimentichiamo essendo presi da 1000 pensieri su noi stessi, sugli altri o su chissà che cosa.

Questo si chiama relax (e non servono soldi per andarlo a cercare). Prenditi una pausa, lascia il te stesso costruito negli ultimi tempi a casa, lascialo a casa e porta il vero te stesso fuori a fare un giro. Re-incontra il vero te stesso: non c'è niente di più bello, niente di più energetico, niente di più bello anche da poter ri-regalare agli altri.

Ti verranno incontro le idee migliori sul cammino fatto per caso, quando meno te lo aspetti.

E tornerai a casa a casa sarai pieno di vera e viva energia.  Sarai una persona nuova.

scritto il 22 dicembre 2013

Cogli l'opportunità.
Dicono che ogni difficoltà, nasconda un'opportunità.

Non bisogna dimenticarsene mentre siamo nel "durante" di una difficoltà.
Riuscire a trasformare le difficoltà in nuove opportunità,
è una chiave importante per aprire delle porte che non sapevamo (forse) nemmeno esistere in noi.

Capita così a volte, che dopo aver fatto molti km e siamo stanchissimi, ci rendiamo conto che ciò non basta. Bisogna chinarsi un attimo, raccogliersi, guardare il Cielo se si può - o comunque il Cielo dentro di noi, che sempre abbiamo a disposizione - e poi rialzarsi, ripartire, essendo tornati per grazia a diventare persone nuove. Non per questo non torneremo a stancarci, ancora una volta rimanendo senza fiato e senza ossigeno e senza direzione, sì, succederà nuovamente. Ma adesso non è questo il momento di pensarci, forse di esserne consapevoli sì, per poter ottenere quella consapevolezza che comunque "il giro", funziona così. E' un discorso ciclico. Adesso è il momento di chinarsi, raccogliersi, rigenerarsi per essere nuovamente pronti. 

Cogli l'opportunità di prendere una pausa.
Fa riposare principalmente e prima di tutto la tua anima, il tuo io interiore, il tuo Spirito.

Disseppellisci chi eri.
Cosa volevi.
A cosa ambivi.
Quali erano i tuoi pensieri migliori.
Quali fossero i tuoi sogni più reconditi.
Non è il momento di venire meno alle proprie aspirazioni più alte, per te stesso, prima di tutto. Anche se sembra il contrario, è proprio ora che rinasce qualcosa.

Chi eri? Chi sei?
Torna ad essere te stesso - rientra in te stesso.
Riappropriati di te stesso, approfondisci cosa già è scritto là in profondità.

Cosa ci leggi?
Se non vedi ancora bene, pulisci ancora - spolvera, spazza, sdruscia... e scopri.

Forse dentro me cambiano le cose.
Dentro al mio giardino, nascono le rose.

(e se puoi permetterti il lusso di pensare a te stesso, al sicuro dai problemi, considerati molto fortunato, e ringrazia)


Nessun commento:

Posta un commento