10 luglio 2020

Se vuoi puoi stare, ma se vuoi andare vai. Ma non prendermi in giro, per come sono

Siediti pure, se vuoi.

Io ti dico vieni, ti faccio vedere come vivo e come passo le mie giornate.

Ma se poi quello che faccio, il mio nodo di vivere, il mio modo di pensare, di agire, di prendere la vita... Non ti piace e non si confà col tuo, ti prego lasciami stare ma non prendermi in giro.

Abbi rispetto di me come io ho rispetto di te e del tuo credere in quello che credi, nel tuo modo di affrontare le giornate e di riempirle.

Non pretendo e non pretenderò mai che mi si comprenda o che qualcuno voglia vivere come vivo io , ma almeno che mi si rispetti, come essere umano, con la mia dignità e le mie scelte che possono piacerti o non piacerti, ma sono pur sempre le scelte di un essere umano, respirante e vivente.

Per questo ti invito, nel mio giardino, chiedendo solo che quando deciderai di andartene, che sia ora o fra tre giorni o fra 5 anni o fra 50 anni, non calpestare tutti i fiori che qua sono nati, non buttar giù tutti gli alberi che ho piantato, non prendere la vanga per dissodare tutto il mio terreno perché se farai del male al mio giardino, farai un grande male a me - tanto siamo sensibilmente collegati, respirando la stessa aria.

Quando sara il momento di salutarsi, fallo cortesemente, come quando cortesemente ci siamo incontrati. Chiedo solo questo.

Vieni, entra pure, rimani quanto vuoi, ma se scopri cose che non ti piacciono o assurdità per te dette dalla mia bocca o pensieri che per te non hanno nessun senso, ti prego, se vuoi dimmelo pure, ma fallo con profondo rispetto.

Se vuoi, siediti là sotto all'ombra e goditi la brezza che rinfresca. Rispettami, anche se non sono come vorresti o se non lo sono del tutto.

Grazie.

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