23 luglio 2020

Voglio fare un patto di sangue con te. O forse la sottrazione, la divisione, la moltiplicazione e poi la somma.

Un nuovo Dna, la somma dei nostri.

Non solo un patto, una promessa. Che già quella è impegnativa, tanto bella quanto difficile da mantenere.

Voglio creare qualcosa con te.

Ho bisogno di mischiare il mio sangue col tuo, perché sento che che il mio sangue è già nel tuo ed il tuo nel mio. Non chiedermi perché, non ne ho idea, non ne conosco i motivi e ne sono sconvolto - con tutta la bellezza che questo significa - e ne sono pieno di Gioia. Se non sentissi in fondo a me questa sensazione "eterna" non potrei dire queste cose incomprensibili alla razionalità umana, e tanto meno alla mia razionalità. Ogni qual volta sento bussare questa "forza interiore che come una luce mi visita e mi guida a te, io non comprendo di dove giunga e dove voglia andare, ma la lascio libera di agire e di sovvertire i miei inutili piani, accettando ed amando i suoi piani, che vengono dall'Alto e che non conosco né ben comprendo.

Tutto ciò non aiuta a capire i motivi di Colui che lo ha deciso, ma mi accorgo di una bellezza affascinante che non riesco, anche contro la mia volontà impaurita, di sentire, seguire, amare, ricevere e far crescere dentro di me. Come fosse un figlio da accogliere ed amare, Benvenuto.

Ho lavato per lungo tempo il sangue delle mie vecchie ferite ed oggi così, guarito e rappacificato, sento di confidarti il desiderio fuor di ogni ragione umana di voler fare "un patto di sangue con te", per far circolare il nostro sangue insieme anche quando noi non ci saremo più. Mettere in circolo ossigeno nelle vene come forse non mai, far battere un cuore oltre ai nostri che già battono, sentir trasformare i nostri singoli pianti di una vita nei pianti di una creatura nuova, accettata e benedetta nel mondo come un dono speciale del Cielo.

E poi, sarà un dna che "batterà" per conto suo, che creerà il suo mondo, che avrà le sue ennesime visioni del mondo, che sarà diverso da me, diverso da te, diverso da tutti, ma in fondo uguale anche un po' a noi, a me, a te, ai tuoi, ai miei.

Sarà un altro essere nel mondo, a modo suo, un altro dna che cammina nella sua vita. Che ci dirà che abbiamo sbagliato a metterlo al mondo, sbagliato a sceglierci reciprocamente ma che poi s'innamorerà della vita come noi, o forse anche più di noi, maledettamente ancor più testardo di noi, che già abbiamo la testa davvero bella dura.

La somma e la sottrazione, divisa per la nostra moltiplicazione. Sai che bel dna che viene fuori? Un dna mai visto, mai visto un dna così bello, come il tuo.

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